Si è svolta ieri sera la cerimonia di chiusura della ventiduesima edizione del Festival GLBT di Torino “Da Sodoma a Hollywood”. Alle 21,30 sul palco della Multisala Ideal è salita la conduttrice di Mtv, Paola Maugeri, che ha introdotto il direttore del festival, Giovanni Minerba, e la Presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, da anni una grande amica di questa manifestazione.
La serata è stata scandita da omaggi musicali a Giuni Russo.
Ma il perno della serata sono state le premiazioni per i film in concorso, nonché i premi assegnati dal pubblico. Ecco le opere che hanno vinto e le relative motivazioni:
Concorso Lungometraggi
“So lange du hier bist” (While You Are Here), di Stefan Westerweller
“Per il loro primo film i registi devono spesso confrontarsi con le difficoltà derivanti dal budget o da scarse disponibilità artistiche e produttive. Quest'anno la giuria ha trovato il film che, nonostante questo, ha assolto brillantemente la sua missione. Con un solo ambiente, due attori e l'impegno di cambiare l'iconografia gay dalla sua consunzione della bellezza e giovinezza a quella della maturità, siamo lieti di consegnare il primo premio al suddetto film”.
Premio Speciale della Giuria a “Glue – historia adolescente en medio de la nada” (Glue- A Teenage Story in the middle of Nowhere”), di Alexis Dos Santos
“Nella costruzione delle immagini, Alexis Dos Santos, traduce perfettamente le complessità della sua visione dell'adolescenza con un cast di giovanissimi attori di talento, disponibili anche all'improvvisazione. Raccontando l'Argentina dei tre protagonisti, il film fotocopia con molta intensità un tempo della vita in cui le nostre relazioni sono ancora ricche di possibilità e oggetto di futuri sviluppi.”
Concorso Documentari:
La giuria assegna a maggioranza il primo premio (euro 2500, offerti da Enzo Forgione e Dido Viberti) a “Jack Smith & the destruction of Atlantis”, di Mary Jordan
“Per l’impeccabile ed efficiente ritratto di questo artista visionario, grande riferimento estetico dei nostri tempi, per cui riconosciamo il talento della regista nel selezionare e assemblare il soggetto del film.”
Concorso Cortometraggi:
“Godkand” (“Approve”), di Lisa Langseth
“Perché secondo la giuria questo film esprime il concetto queer nel modo più complesso e completo, in quanto queer non riflette soltanto in maniera chiara e credibile un orientamento sessuale quanto un’attitudine che va oltre il gender e l’orientamento individuale.”
Una Menzione Speciale (considerato anche il recente fatto di cronaca accaduto a Torino, e in rispetto, quindi, del giovane Matteo) a “The Saddest Boy in the World”, di Jamie Travis.
Premi del Pubblico:
Miglior Lungometraggio: “The Bubble” di Eytan Fox
Miglior Documentario: “Bubot Niyar” (“Paper Dolls”), di Tomer Heymann
Miglior Cortometraggio: “Groucho”, di Angel Almazàn, Medardo Amor
La serata si è conclusa con la proiezione in anteprima italiana della commedia “Another Gay Movie”, di Todd Stephens (presente in sala), film che sarà presto sugli schermi italiani grazie alla distribuzione di Fourlab.
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